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Vi siete mai chiesti dove va a finire la vostra fibra? Bene, in questo articolo troverete risposta. Cercherò di utilizzare un linguaggio per i non tecnici, quindi vogliano scusarmi i puristi.

Se vogliamo riassumerela la vostra strada, possiamo usare questo schema:

Voglio tralasciare tutta la parte che va dall’ appartamento fino alla “Centrale”, ne parleremo in futuro. La vera magia avviene in “centrale”. Nel caso di WeTelecom si trova a Roma presso la nostra sede. In quel punto atterrano i cosiddetti kit di consegna, che sono delle fibre ottiche che raccolgono tutti i clienti. Ma come facciamo a riconoscere i clienti? Ci sono molti modi e molte implementazioni, noi abbiamo scelto le VLAN.

La sigla VLAN sta per Virtual Local Area Network, che in inglese significa rete di area locale virtuale. È un tipo di LAN, il nome che viene dato alle reti locali utilizzate per abitazioni e aziende, con l’unica differenza che si tratta di una rete virtuale. Semplificando molto il concetto, una VLAN è una rete fittizia di dispositivi che appartengono a una o più reti LAN. Una VLAN serve a:

  • Suddividere i computer collegati a una rete in base a certe caratteristiche, risparmiando sulle risorse di rete e sui tempi di configurazione e manutenzione.
  • Collegare computer separati

Le VLAN si riconoscono con dei numeri chiamati tag. Ad ogni cliente viene assegnata una VLAN con id (tag) univoco. Allo stato attuale, i sistemi supportano fino a 4023 VLAN. Questo ci pone il primo limite, come posso collegare più clienti?

Semplice usando le SVLAN (service vlan) inglobando al suo interno le VLAN utente (chiamate CVLAN). La SVLAN identifica la ZONA in cui un utente risiede, mentre la CVLAN la singola abitazione. I vari comuni sono suddivisi in zone, che confluiscono in un unico punto di raccolta chiamato PCN.

Come vedete è molto semplice, ma dentro il Punto di Raccolta WeTelecom come vi riconosciamo e forniamo la connettività? Molti provider, fino ad oggi hanno usato un sistema chiamato PPPoE inviando username e password al cliente che dovrà inserire nel proprio modem. Noi abbiamo voluto semplificare il più possibile la configurazione usando una struttura denominata IPoE. Questa soluzione vi permette di collegare il modem e navigare senza configurazioni particolari, ma come è possibile? Grazie alle SVLAN e CVLAN!

I PCN trasportano le SVLAN verso i nostri concentratori. le SVLAN (l’ identificativo dei comuni) contengono (come delle matrioska) le CVLAN di ogni singola abitazione. I concentratori non fanno altro che, in base alla SVLAN girare ad uno dei router di Raccolta. Per scelta interna facciamo VLAN Filtering, questo significa che le SVLAN non possono andare nei Routers di raccolta (chiamati BRAS) casualmente, ma sono specificatamente indirizzate.

Raggiunto il BRAS, il router scomporrà il pacchetto riconoscendo all’ interno la CVLAN e quindi la vostra singola abitazione. Creerà un identificativo univoco composto da SVLAN-CVLAN e interrogherà i DHCP server con tale ID.

I server DHCP han il compito di assegnare alla vostra linea l’ indirizzo IP per poter navigare in internet.

Solitamente lo assegnano casualmente, ma noi, inserendo l’ identificativo SVLAN-CVLAN siamo in grado di riconoscere l’ abitazione e quindi assegnare l’ IP adeguato in base al contratto.

Questa soluzione, oltre che semplificare la configurazione del vostro modem, ne alleggerirà il lavoro migliorandone le prestazioni.

In termini di sicurezza: eliminando username e password, non ci sarà rischio di compromissione. Le vlan infatti sono controllate dai nostri apparati e isolano ogni singola abitazione fino al punto di raccolta.

Ma tutto questo come si rifletterà sul cliente finale?